TESTO
Campi di vite e due pietre che sembran castelli
Come giganti che fanno sentire al sicuro
Ed i tramonti che sembran dipinti a pastelli
E col passato ci puoi immaginare il futuro
La valle erosa dal fiume, dal fumo e dal tempo
Come le gole di chi a questo posto appartiene
Li riconosci dai battiti e dall’accento
Di chi non sa dove andare ma da dove viene
Al bar anziani e ragazzi son la fotocopia degl’anni veloci
Come le macchine lungo la strada che taglia la valle in due parti
Calli alle mani, rauche le voci che dolci ricordano gli altri
E tra una piazza e una curva, poi ci sei tu
Tu che sei chiara come l’acqua del fiume più bello del mondo
Scorre su un letto di sassi puliti sul fondo
Mi ci vorrei addormentare e svegliare con solo pensieri leggeri
E camminare per giorni e sapere a memoria le vie dei sentieri
E avere sempre l’ossigeno in corpo e voler andar sempre più in alto
Ed arrivare alla fine e scoprire che infondo ne partirà un altro
Con le vertigini sporgermi da uno strapiombo
E poi tuffarmi nel fiume più bello del mondo
E fingere d’esser malato e sparire in un bosco per non lavorare
E sovrapporre i miei passi alle impronte nel fango di qualche animale
Farmi guidare dai segni di ruote di chi è andato a fare l’amore
Schivi sui sassi, coi fari bassi ed attenti a non fare rumore
Stretti tra un bacio bugiardo e un respiro profondo
Stesi sul letto del fiume più bello del mondo
Con le vertigini al cuore abbracciati sul fondo
A mulinello nel fiume più bello del mondo
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VIDEO Il fiume

ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Il fiume si trova nell'album Il fiume uscito nel 2025.

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L'articolo Pietro Parcellara - Il fiume testo lyric di Pietro Parcellara è apparso su Rockit.it il 2025-06-14 09:53:09
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