Sconforto Amoris Ignis 2025 - Glitch, Metal, Nu-Metal

Amoris Ignis precedente precedente

Uno split album in lotta contro sé stesso, diviso (e unito) da riff abrasivi, innesti digitali, voci melodiche e scream

Fa sempre piacere quando due artisti, per creare un album, decidono di unire le forze, creando un'opera nuova grazie alla proficua somma delle loro peculiarità e identità comuni. L'abbiamo visto in tempi recenti con ColapesceDimartino, Coez e Frah Quintale, Salmo e Noyz Narcos. Tutti dischi che, diciamocelo, hanno funzionato davvero bene. 

Quindi, appare evidente come Sconforto e Chazz con Amoris Ignis, il loro primo joint album, abbiano deciso di inserirsi in un filone musicale già ricco di "pepite d’oro" e che, proprio per questo, porta con sé aspettative molto alte.

Pubblicato da Studio Lacrima su distribuzione Virgin Music, il disco di Silvio Siffu e Cesare Dentella - questi i veri nomi dei due cantanti - gioca con le molteplici sfaccettature del metal alterandolo a più riprese con sonorità elettroniche. Uno stimolante gioco di contrasti, compiuto dai due musicisti mescolando chitarre abrasive con innesti digitali, dal forte retrogusto glitch, che intervengono a più riprese sulle parti strumentali e cantate, dove Sconforto e Chazz si alternano tra energia melodica e fendenti screamo.

Il risultato è un disco in grado di guardare dritto negli occhi all'alternative rock più moderno ed estremo: dal melodic metalcore dei primi Avenged Sevonfold (6 6 6) all'electro-emocore dei Bring Me the Horizon (Mare), passando per il nu metal deftonesiano (Segni) e la granitica oscurità del deathcore (Domani Non Ti Svegli).

Tante accezioni di generi che finiscono per -core a cui Sconforto e Chazz decidono di affrancarsi, dopo averne seguito per un po' gli spigolosi confini, piazzando in chiusura del loro album due pezzi, Falling RMX e Schermo RMX, dove la sperimentazione tra musica heavy ed elettronica si fa ancora più intensa, alternando veri e propri momenti da dancefloor con sassaiole di chitarra elettrica. 

Ragione e sentimento. Anarchia e autorità. Ferocia e tenerezza. Amoris Ignis è un disco fatto di opposti che inevitabilmente finiscono per attrarsi, dove l’anima edonista di Sconforto entra in contatto con quella più intimista di Chazz, dando vita a un’ottavina di tracce sempre sul filo dell’autosabotaggio. Un castello di carte che sembra sempre pronto q crollare ma che, nonostante tutto, resta in piedi. E cazzo, funziona benissimo.

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La recensione Amoris Ignis di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-09-16 23:49:30

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